Gianni Agnelli, al secolo noto come Giovanni Agnelli, è stato un industriale italiano, oltre che uno dei principali azionisti Fiat. Come numero uno della principali industria automobilistica italiana, egli controllava il 4,4% del PIL in Italia e ben il 3,1 % della forza lavoro industriale.
Gianni Agnelli è nato a Torino, ma ha sempre mantenuto un forte legame con Villar Perosa, paese vicino al capoluogo piemontese. Chiamato con lo stesso nome del nonno, che è stato il fondatore della Fiat, Gianni ha ereditato il comando dell’azienda di famiglia e dei beni della famiglia. Agnelli ha portato la Fiat a diventare l’azienda più importante in Italia, oltre che uno dei principali costruttori di auto in Europa.
L’unico figlio di Gianni, Edoardo, avuto con Donna Marella Caracciolo, non ha mai avuto grande interesse nel gestire l’azienda. Edoardo, che sembrava appesantito dal suo cognome, si è suicidato il 15 novembre 2000 lanciandosi da un ponte a Torino. Egli ebbe un figlio, anche se non si sposò, che non è mai stato riconosciuto da Gianni Agnelli.
Agnelli diventa presidente della Fiat nel 1966. Sotto la sua guida l’azienda italiana ha aperto fabbriche in vari luoghi , tra cui la Russia e il Sud America, ha iniziato alleanze internazionali e joint-venture e ha dato il “la” ad una nuova mentalità industriale. I conflitti sociali legati alle politiche Fiat hanno sempre visto Agnelli mantenere un ruolo di primo piano, soprattutto nel 1980, durante l’ultima importante azione sindacale, in cui una situazione drammatica di sciopero stava bloccando tutta la produzione societaria.
Agnelli è stato anche strettamente connesso al mondo del calcio, in maniera particolare alla squadra della Juventus, di cui è stato anche proprietario. Le sue telefonate, ogni mattina alle 6, da dovunque fosse e qualunque cosa stesse facendo, con l’allora presidente Giampiero Boniperti, erano leggendarie.
Soprannominato l’avvocato per la sua laurea in legge, Agnelli è stata indubbiamente la figura più importante nella storia dell’economia italiana. Uomo di acuta intelligenza e con un peculiare senso dell’umorismo, è morto nel 2003 a causa di un cancro alla prostata. Gggi l’erede della fortuna della famiglia è John Elkann.