Cina

cinaQuante volte abbiamo letto su un oggetto acquistato in un negozio la dicitura “Made in China”? Sembra che tutte le cose che abbiamo in mano provengano dal paese orientale, anche se i nomi che li vengono sono famosi e, magari, italiani. Perché le aziende operano in outsourcing in Cina? Che vantaggi hanno?

Sicuramente, il primo vantaggio è quello del costo della produzione. La Cina ha infatti delle caratteristiche uniche per quanto riguarda la produzione, tanto che  un luogo ideale per l’outsourcing e per l’investimento di capitali, soprattutto andando a guardare la continua crescita economica del paese (negli ultimi anni si è sempre parlato di una crescita a due cifre percentuali), dei consumi della nuova classe media, in rapida crescita, dello sviluppo tecnologico e, ovviamente, della migliore qualità della manodopera.

L’outsourcing conviene, dunque, non sono alle aziende italiane ma anche a quelle cinesi, tanto che il Ministero delle Finanze del paese orientale ha permesso l’esenzione dal pagamento della tassa professionale ai servizi offshore, con l’intento di favorire lo sviluppo di aziende che operano in outsourcing, consolidandone la presenza nel territorio cinese.

L’outsourcing in Cina è un processo che viene operato con grande successo non solo dalle aziende italiane, ma anche da aziende che si trovano dall’altra parte dell’oceano (basti pensare all’americana Apple che ha i suoi stabilimenti di produzione proprio nel paese orientale), segno che la convenienza c’è, e si vede (anche sui bilanci): minori costi per la manodopera, rapidi tempi di consegna e lavori svolti nella maggior parte dei casi in maniera completamente professionale da ogni punto di vista. Sono questi i punti di forza che spingono le aziende nostrane a rivolgersi alla Cina per l’outsourcing, una collaborazione destinata a continuare nel tempo.